c’era una volta Muoviti : citta di sogno ma non per tutti !

Il constesto : un cortile in campagna in una città immaginaria. In fondo un paesaggio di nuraghi.

I personnagi : tre donne e sei uomini, il narratore

Le moglie : Cicciolina con i mariti : Rocky Siffredù, Eros Ramazzotrù

Zelmira : con Claudio Francescù et Nicos Alliagù

Carlita : con Silvio Sconiberlù, Nicolas Zysarkù

I vestiti : per gli uomini : camicia legata con un spago, cappello, zoccoli

le donne eleganti perchè non fanno niente

(Durante la narrazione gli uomini agiscono)

Il narratore : Adesso vi raccontiamo la storia di una città immaginaria della Sardegna dove vive un popolo selvaggio : i Cornadù.

La caratteristica di questo popolo è l’usanza per le donne, la Cicciolina, la Zelmira, la Carlita, di avere due, tre o piu uomini in casa, sopratutto per fare i lavori domestici. Rocky Siffredù si occupa di cercare da mangiare, Claudio Francescù di fare le pulizie (tiene una scopa in mano), Eros Ramazzotrù, Nicos Alliagù, Nicolas Zysarkù della biancheria (hanno ferri da stiro con loro). (Davanti al pubblico, le donne conducono tutti gli uomini come schiavi).

I Cornadù vivevano prima nelle grotte naturale scavate nella roccia. Ma le donne che, come sempre, volevano di piu e di meglio, obligarono gli uomini ad edificare case all’esterno delle grotte. Gli uomini lavoravano di giorno e di notte per costruire le case con pietre estratte a mano dalla montagna (Gli uomini prendono pietre e le mettono da una parte all’altra). Le donne trovavano che gli uomini non lavoravano abbastanza rapidamente e sempre dicevano loro « Su muoviti ! Su muoviti ! » (Zelmira lo grida). L’espressione resto e cosi nacque il nome della città di Muoviti.

Dopo, molti case furono erette. La loro forma assomigliava ad un igloo (in Cornadù : iglù) ( tutti i protagonisti fanno : « et glou, et glou et glou) gigantesco, in cerchi rotondi che si restringerono dal basso verso l’alto. Un’apertura nell’alto lasciava entrare la luce ed uscire la fumata del fuoco. Alla sera, uno degli uomini che aveva la funzione, saliva sul tetto della casa per chiudere la finestra ed impedire l’ingresso degli animali e degli spiriti cattivi.

Piu tardi, i nuraghi copiarono questo modello per edificare i nuraghi, restati piu celebre nella storia della Sardegna che l’iglù degli Cornadù. Che ingiustizia ! Che ingratitudine !

Dialoghi :

CICCIOLINA : Rocky, oggi voglio mangiare un coscio di capriolo. Devi andare a caccia e tornare prima mezzogiorno !

ROCKY : Si tettona mia, vado subito.

CICCIOLINA : Eros, va a cercare dell’acqua, poi tu stirerai la biancheria.

EROS : Si, ma l’acqua del pozzo è fredda e le mie mani sono gia piene di geloni.

CICCIOLINA : Non fa niente, ti curero dopo con il latte d’asina !

ZELMIRA : Claudio, devi fare le pulizie in casa perchè qui c’è cattivo odore, uno di voi ha ancora urinato dietro il banco di pietre, siete dei porci !

CLAUDIO : Non sono io, Zelmira adorata.

ZELMIRA : Nicos, dopo il pranzo, laverai le stoviglie mentre io faro la siesta.

NICOS : Si, si va bene ! (Su un tono infastidito)

Il narratore : Il sesso, era a turno, secondo la volontà delle donne. Durante i diletti dell’amore, gli altri uomini lavoravano a maglia in un angolo della casa, canticchiando « non siamo soli, un alto mondo possibile c’è », canzone ripresa recentemente da Eros Ramazzoti.

Dialoghi :

CARLITA : Tu Nicolas, stasera sarai il mio compagno di letto.

NICOLAS : Carlita, non è possibile, ho male di testa da morir.

CARLITA : Nicolas, tu me l’hai già detto la settimana scorsa ! Ho detto, devi ubbidire.

NICOLAS : Si tesoro mio, ma…(Carlita l’interrompe)

CARLITA : Basta !(Ed agli altri uomini) Continuerete a lavorare a maglia per finire la mia camicia da notte, le miei mutandine e il mio reggiseno. Dopodomani abbiamo una festa tra ragazze.

Il narratore : Questa città è sparita dopo una rivolta degli uomini scatenata in seguito ad un’ osservazione di Carlita a uno dei suoi mariti chiamato SCONIBERLU.

Dialogo :

CARLITA : SILVIO, hai ancora saltato una maglia !

Il narratore : Era l’umiliazione di troppo !

(Gli uomini ingiuriano le donne) : megera, aguzzina, pigra, crudela, cagna, schiavista.

Durante questa rivolta insanguinata tutte le donne furono scanate. I Cornadù rimasero soli, si chiesero « e ora mai ? » (gli uomini cantano la canzone, le donne la cantano nelle quinte).

E ora mai,

Cosa faremo ?

E ora mai

Che sarà la vita ?

Tutte le notte

senza le donne

Tutte le notte

Che saremo soli.

Il narratore : E per questo che i Cornadù abbandonarono il loro paese con la speranza di diventare veri, liberi e potenti uomini…ma con altre donne naturalmente, poichè questo è conosciuto, senza le donne gli uomini sono persi e viceversa !

Gli uomini escono e tutti vengono a salutare

Colla bandiera della pace tutti cantano « Bella ciao » e la fanno cantare al pubblico.


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